Alcuni passi delle grandi BigTech virtuali

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Facebook è uno dei colossi che nell’ultimo periodo ha investito sempre di più nello sviluppo di prodotti nel campo della tecnologia virtuale.

Di recente ha annunciato alcuni dettagli riguardo i suoi “occhiali virtuali” e il rapporto con l’ambiente circostante.

Immaginate di uscire con indosso questi apparentemente normali occhiali, passare davanti al vostro ristorante preferito e ricevere una notifica virtuale direttamente davanti ai vostri occhi :” vuoi ordinare una pizza?”. Tutto a distanza e sempre più automatizzato.

In un’intervista Mark Zuckemberg ha evidenziato come prodotti appartenenti a questo nuovo mondo possano garantire l’accesso a innumerevoli dati preziosi.

Consideriamo l’esempio fatto prima: l’azienda (quindi gli inserzionisti) potrebbe scoprire che tipo di caffè preferite, dove vivete, ottenere i vostri dati demografici, sanitari e altri più personali.

Il modello di business di Facebook ha affermato anche che questi “occhiali” saranno persino una soluzione per mitigare il cambiamento climatico, in quanto consentiranno alle persone di “teletrasportrasi” virtualmente piuttosto che viaggiare fisicamente.

Una soluzione a cui in realtà Facebook non è il solo a star lavorando…

Microsoft ha introdotto la nuova piattaforma Microsoft Mesh, che avrà funzione di supportare ciò che Microsoft chiama “holoportation”: consentirà alle persone di apparire come ologramma in uno spazio virtuale.

Qual’è l’utilità? Il coinvolgimento raggiungibile da Mesi è sicuramente molto più alto rispetto agli attuali sistemi di comunicazione come Zoom, Skype e lo stesso Microsoft Teams.

Potremo partecipare “fisicamente” a qualsiasi riunione nonostante la distanza e sfruttare tutte le potenzialità della realtà virtuale sulla modellazione dell’ambiente attorno a noi.

Fonte: wearemarketers BACKDOOR #003